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Continua la raccolta di firme online per fermare le varianti di Fazio e AP8 su
http://www.ipetitions.com/petition/SOSChianti/index.html/

giovedì 31 luglio 2008

Approvata La Variante AP8


COMUNICATO STAMPA


In data 30 Luglio 2008 è stata approvata dal Consiglio Comunale di Greve in Chianti la Variante denominata AP8 “per l’individuazione in “territorio aperto” di un’area per la “conservazione e la trasformazione di prodotti agricoli” adottata il 1 Ottobre 2007.

Il Comitato di Uzzano si trova in totale dissenso con questa approvazione per i seguenti motivi:

L’Amministrazione non ha risposto pienamente e sufficientemente alle osservazioni presentate dai cittadini e comitati presenti sul territorio.

Nonostante i nove mesi trascorsi dall’adozione della suddetta variante, una tardiva assemblea pubblica, organizzata solo due settimane prima della votazione (a metà luglio) si è dimostrata del tutto inadeguata sotto il profilo della prevista partecipazione e discussione con la cittadinanza.

Il parziale ridimensionamento del progetto e l’evidente carenza di risposte tecniche (dotazione dei servizi di primaria utilità, valutazioni di impatto ambientale, ecc) continuano a non poter giustificare un intervento che contravviene a tutti gli effetti ai criteri di promozione e tutela del paesaggio espressi dal piano di indirizzo territoriale regionale.

Si sottolinea inoltre che l’iter che precede la votazione di questa variante non è compiuto in quanto il progetto illustrato in assemblea non solo non è definitivo, ma sarebbe soggetto a modifiche da apportare in corso d’opera.

E’ stata votata in tutta fretta una variante al piano strutturale per la realizzazione di un impianto industriale di un singolo imprenditore in zona agricola ancor prima di portare a compimento la votazione della già adottata variante del Pian di Fazio, che prevede nella zona di Spineto una vasta e articolata area produttiva artigianale in continuità col tessuto urbano esistente e quindi in prossimità di infrastrutture disponibili.

Con la Variante AP8 si crea un grave precedente di variante urbanistica “ad personam” per cui da oggi si presuppone che ogni imprenditore potrà (e a questo punto forse giustamente) sentirsi autorizzato a realizzare un’attività industriale su proprio terreno agricolo. Verrà riservato ai futuri imprenditori richiedenti lo stesso trattamento o si negherà loro questo diritto?

Il Comitato di Uzzano

Greve in Chianti, 31 luglio 2008

venerdì 11 luglio 2008

AP8 Assemblea pubblica Mercoledi 16 Luglio

COMUNICATO STAMPA

Il Comitato di Uzzano informa che è stata indetta un’assemblea pubblica, a cui parteciperà il Sindaco in persona e la Giunta, per il prossimo Mercoledì 16 Luglio alle ore 18 presso la Sala Consiliare del Palazzo Comunale di Greve in Chianti, per la valutazione delle osservazioni e delle integrazioni progettuali relative alla Variante dell’area denominata AP8 per la “conservazione e trasformazione di prodotti agricoli” in località S. Piero d’Uzzano. Si ricorda che la portata dell’intervento indicato nel progetto originale prevede l’insediamento industriale parzialmente interrato di un centro di lavorazione e commercializzazione di salumi e prosciutti dell’Antica Macelleria Falorni, delle dimensioni di circa 1120 mq. e in una zona a rischio idrogeologico.

Per maggiori dettagli e informazioni, consigliamo di visitare i seguenti siti:

http://comitatouzzano.blogspot.com/
http://www.toscanainfelix.org/index.php?sez=rec&id=FI14 http://www.toscanainfelix.org/index.php?sez=rec&id=FI14

di seguito ripubblichiamo i post riguardanti la variante AP8

Comitato di Uzzano

AP8 Assemblea pubblica Mercoledi 16 Luglio ore 18, palazzo comunale di Greve



PARTECIPATE NUMEROSI

Il terreno dove verrà realizzata una struttura di 6100 mq detta Variante AP8


La Variante AP 8, insediamento per la lavorazione, trasformazione e commercializzazione di insaccati vuole palesemente trasformare una zona agricola di pregio paesaggistico, distante da altre aree produttive, in un’area di lavorazione a carattere prettamente industriale con gravi ripercussioni sulla viabilità, sulla qualità dell’aria e sull’inquinamento acustico e luminoso, contraddicendo lo Statuto del Territorio della Regione Toscana, che prevede la costruzione di nuovi edifici solo in aree già adibite.
L’insediamento di una lunghezza di 160 mt x 34 mt di profondità, x 7 mt di altezza dovrebbe essere in grossa parte interrato, lasciando comunque a vista una facciata di 1120 mq di superficie, con un gravissimo impatto a livello paesaggistico. L’interramento di tale insediamento (perché interrare non significa solo non vedere, ma ha delle gravi e serie conseguenze sotto l'aspetto idrogeologico) comporta lo sbancamento di una collina (per una profondità di circa 34 mt) ritenuta ad elevata pericolosità idrogeologica dalla Provincia di Firenze e dalla Protezione Civile, come documentato sul sito http://www.provincia.fi.it/sit/cartogr.htm. Il progetto prevede un ulteriore edificio, sovrastante l'insediamento, di 600 mq con “torretta”, snaturante l’autenticità e l’integrità del paesaggio circostante con una “casetta” che risulta essere di dimensione doppia rispetto la metratura di una casa colonica tipica e che va sommata in altezza ai 7 mt dell'insediamento.
In merito alla localizzazione di tale complesso risulta evidente che una collocazione più consona e appropriata sempre all’interno del territorio comunale (perché nessuno caccia nessuno), ma in aree già adibite a lavorazioni artigianali e industriali, possibilmente attuando un recupero di strutture già esistenti, possa garantire all’azienda la medesima capacità di rappresentanza e occupazione. Non solo, un edificio non interrato significa anche tutela per la salute e il benessere dei propri dipendenti.
Ci chiediamo allora perché proprio in quel luogo? Purtroppo la risposta ci sembra palese la troviamo nel fatto che il diretto interessato è anche il proprietario del terreno.

Il comitato di Uzzano raccoglie 500 firme

AP8 Risposta ad Andrea Cappelli, responsabile dell'ufficio urbanistica del Comune di Greve

Architetto Cappelli, in risposta alle Sue dichiarazioni su Metropoli di venerdi 30.11.2007 :

- il nuovo insediamento di 5500 mq misura, come si desume dalle Norme Urbanistiche specifiche annesse alla Variante, 160 mt. di lunghezza per 34 mt. di larghezza per 7 mt di altezza. Questo significa che il solo fronte a vista di 160 mt. per 7 mt, copre una superficie di 1120 mq, con evidente impatto ambientale.
- Non solo, l’interramento di tale insediamento comporta lo sbancamento di una collina (per una profondità di circa 34 mt) ritenuta ad elevata pericolosità idrogeologica dalla Provincia di Firenze e dalla Protezione Civile, come documentato sul sito http://www.provincia.fi.it/sit/cartogr.htm. Si fa notare che i proprietari delle coloniche circostanti siano dovuti intervenire con periodiche e dispendiose operazioni di consolidamento delle fondazioni causate dal terreno franoso.
- Il progetto prevede un ulteriore edificio, sovrastante il capannone, di 600 mq, snaturando il paesaggio circostante con una costruzione che risulta essere di dimensione doppia rispetto la metratura di una casa colonica tipica. Si sottolinea che tale edificio di altezza 3,50 mt si somma ai 7 mt. del capannone in altezza.
- In merito alla localizzazione di tale complesso risulta evidente che con una collocazione più consona e appropriata sempre all’interno del territorio comunale, ma in aree già adibite a lavorazioni artigianali e industriali, possibilmente attuando un recupero di strutture già esistenti, l’Azienda manterrà la medesima capacità di rappresentanza e occupazione.
- Con questo progetto si vuole palesemente trasformare una zona agricola di pregio paesaggistico, distante da altre aree produttive, in un’area di lavorazione a carattere prettamente industriale con gravi ripercussioni sulla viabilità, già critica in quel tratto stradale, sulla qualità dell’aria e sull’inquinamento acustico e luminoso.

Il nostro Comitato ha già trovato la solidarietà di numerose associazioni sul territorio locale, regionale e nazionale, tutte concordi sul fatto che questo scempio insensato non vada realizzato. Per questo, insieme, ci adopereremo in tutti i modi consentiti e possibili per impedire questo intervento contro il nostro territorio e la sua cittadinanza.

mercoledì 9 luglio 2008

AP8 Valutazioni sul dibattito avvenuto su controradio il 12 dicembre 2007

Valutazioni sul dibattito avvenuto su controradio il 12 dicembre 2007 tra il sindaco di Greve in Chianti Marco Hagge e il vice presidente del Comitato di Uzzano Francis Bisagno.


Il Sindaco Hagge accusa i componenti del Comitato di Uzzano di non aver cercato un dialogo diretto e di non essersi presentati in Consiglio comunale, per presentare le loro obiezioni. Il Comitato di Uzzano ritiene invece che il Comune abbia dimostrato una considerevole carenza di comunicazione riguardo la suddetta variante per i seguenti motivi:

- La Variante AP8 non è mai stata presentata sul sito del Comune.
- La Variante AP8 non è mai stata affissa alla bacheca del Comune, ma ne è stata data solo la comunicazione di avvenuta pubblicazione sul BURT in data 7.11.2007.
- Non è stato istituito un garante della comunicazione per la variante AP8.


Visto che si tratta di problemi di comunicazione intendiamo precisare che:

- la variante AP8 è ancora sconosciuta alla maggior parte dei residenti del Comune di Greve in quanto AP8 (ossia “area particolare 8”) non designa nessuna realtà geografica esistente nel Comune e conseguentemente non può essere conosciuta dalla popolazione. Il fantomatico nome sta a indicare un territorio aperto da trasformare in “area particolare” ai fini di giustificare un insediamento industriale in zona agricola;

- il Comitato di Uzzano intende informare la cittadinanza su questa variante visto che il Comune sembra non essersi occupato di adempiere a questa funzione. Riteniamo che il Comune voglia stabilire quelle che sono le esigenze della cittadinanza senza aver organizzato un’assemblea o un dibattito pubblico su questioni di così grande importanza come delle Varianti al Piano Strutturale (in merito naturalmente anche alla Variante di Fazio, Spineto e La Paurosa);

- Il Comitato di Uzzano fa uso di diversi mezzi di comunicazione per diffondere la notizia dell’esistenza di una Variante AP8 all’opinione pubblica. Tra questi considera una trasmissione radiofonica un mezzo efficace, diretto ed allargato per discutere un problema, permettendo così di velocizzare i tempi (vista la scadenza a breve termine – 22.12.2007 - per presentare le osservazioni), altrimenti molto lenti per superare le trafile burocratiche degli uffici e il cosiddetto “ambulatorio” del Sindaco.


Il Sindaco Hagge paragona il “fantomatico” capannone dell’AP8 a opere di architettura contemporanea di importantissimi architetti tra i quali Renzo Piano e Mario Botta. L’assunto che le accomuna, secondo il Sindaco, è il presunto interramento. Sentiamo quindi la necessità di rispondere in merito alla questione mossa con grande enfasi dal Sindaco Hagge, nostro malgrado, ritenendo davvero penoso discutere su una tesi così priva di fondamento:

- le Cantine d’Autore sono opere di architettura contemporanea;

- un’opera di architettura contemporanea, che sia interrata o no, è e resta tale. Non vogliamo sottolineare l’ovvietà che una cantina già per il fatto di essere definita cantina contempla la possibilità di essere anche interrata;

- le cantine d’Autore sono realizzate in zone agricole ampie, estese e visibili, progettate con tutti i criteri necessari per opere di questa rilevanza architettonica, e che non possono certo realizzarsi con delle sole procedure ordinarie “richieste dalla legge”. Crediamo che sia inutile affermare che queste opere siano state realizzate nel rispetto del quadro idrogeologico di riferimento, con adeguati studi di impatto ambientale. Ci permettiamo di ipotizzare che l’area identificata come AP8, situata a margine di una collina ad elevata pericolosità idrogeologica, ossia franosa, in una valle stretta a ridosso di un borro e ai margini di un bosco situato ai piedi del noto Castello di Uzzano, progettato dal celebre Orcagna, sarebbe difficilmente presa in considerazione da personalità di questo calibro;

- ultima nota dolente a margine di questo quadro desolante: un’opera d’arte contemporanea è tale perché è contemporanea. Una ridondante tautologia che, senza entrare nel merito specifico di ciò che si può intuitivamente comprendere, ci fa inorridire di fronte a tanta presunzione al punto di sostenere, per questo “capannone d’autore”, un qualche parallelo con il grande architetto del Beaubourg.


Il Sindaco Marco Hagge sostiene che il comitato si esprima attraverso slogan qualunquisti (forse sovversivi?) del genere ecomostri, cementificazione selvaggia e via dicendo attribuendolo ad un fenomeno più vasto, “di moda” di questi tempi.

Il Comitato di Uzzano ritiene che il tentativo del Sindaco di ridimensionare l’attività dei comitati e delle associazioni sul territorio che intendono visionare le decisioni e l’operato del Comune, contrastare politiche ritenute erronee e voler partecipare alle decisioni sul proprio territorio, sia assolutamente controproducente. Il verificarsi di una situazione di questo tipo dovrebbe spingere i nostri amministratori a considerare che una fetta, più o meno grande che sia, della cittadinanza, non si sente adeguatamente rappresentata dalle istituzioni preposte.


Sulla predilezione del Sindaco per i cartoni animati.

Il Sindaco Hagge considera i rappresentanti del comitato degli sprovveduti immersi nel mondo delle favole incapaci di discernere i tempi e le procedure di realizzazione di edifici e capannoni, cercando di minimizzare e posticipando il problema delle Varianti allo stato attuale, sottolineando che sono “progetti di massima”.

Siamo profondamente consapevoli dei tempi di progettazione ed è proprio per la loro brevità che intendiamo affrontare la questione prima di dover constatare da un giorno all’altro la presenza dell’ennesimo cantiere nato all’insaputa della cittadinanza. Al momento in cui un edificio viene realizzato, le sue pareti non sono animazioni nel paesaggio, ma sono pareti di cemento. Il dubbio che si voglia costruire una succursale di Disneyland nel Chianti dove tutto è falso e ricostruito, si rivela ad un certo punto plausibile. La nostra terra non ha bisogno di falsi, di per sé è già ricca di inestimabili bellezze paesaggistiche e architettoniche, che rappresentano la nostra storia e la nostra cultura. Per tutte queste ragioni sono apprezzate in tutto il mondo e sono la prima risorsa turistico-economica del Chianti.


Il Sindaco ha affermato che in Italia esiste la libertà d’impresa e che per questo motivo spetta all’imprenditore scegliere un luogo piuttosto che un altro.

Premettendo l’ovvietà, già più volte ribadita, che nessuno nega le facoltà e le possibilità di un’impresa di svilupparsi e che nessuno vuole cacciare nessuno dal territorio (discorso che qualcuno vuole pretestuosamente attribuirci), resta il fatto che esiste un Governo del Territorio preposto tra l’altro alla valutazione delle richieste dell’imprenditoria nel rispetto del territorio, del paesaggio e non da ultimo della cittadinanza (se non vogliamo ricadere nuovamente nel mondo in cui i cittadini siano equiparabili a cartoni animati). Criteri come l’idoneità della localizzazione e la praticabilità idrogeologica di un sito sono elementi fondanti che necessitano la conoscenza e l’approvazione di tutta la popolazione, a meno che non si voglia confermare che la proprietà catastale di un imprenditore sia sufficiente a garantirgli una variante al piano strutturale. Ci dispiace sottolineare come si crei in questo modo una preoccupante discriminante tra cittadini di serie A e cittadini di serie B sulla base di rapporti di proprietà e notorietà. Inutile dire che rifiutiamo questa logica perversa.

lunedì 7 luglio 2008

E la replica degli ambientalisti del Gallo Verde a Sottani non poteva certo tardare...

Nella sua lettera aperta a Verdi , ambientalisti e grillini G. Sottani si chiede dove fossero mai costoro mentre si perpetrava lo scempio della bellissima piazza Matteotti diventata piazzale condominiale con tanti tanti posti macchina.
Bella domanda!... a cui lietissimamente rispondiamo:
“ Erano in Consiglio comunale ad assistere alla sciagurata approvazione della Variante di Strada da parte della Giunta validamente supportata dall’ astensione dei 4 membri della lista Buongoverno e Sviluppo.”
D’altra parte, in qualità di consigliere, era presente almeno un rappresentante del settore turismo-ristorazione con esercizio nella suddetta piazza scempiata e … non ha detto “pio”.
Sul salotto buono del capoluogo un intervento da buzzurri facilmente rimediabile, ma sul territorio periferico(?) interventi pesantissimi e di difficile recupero se portati a compimento.
Allora nasce una piccola riflessione morale : se la politica è intesa come mera gestione del potere e non come servizio alla cittadinanza , ahimè essa agisce come uno psicofarmaco che offusca le capacità di ben discernere e ben operare.
Speriamo che, con il prossimo risveglio primaverile, una brezza gentile pacifica lungimirante di rinnovamento porti buoni suggerimenti agli elettori nella scelta di eletti che veramente vogliano bene all’ ambiente.
Come si usa dire ?... Tanto vi dovevamo e distintamente salutiamo

Circolo Legambiente Il Gallo Verde di Greve in Chianti

Nella lettera di protesta al Sindaco per il parcheggio in Piazza di Greve, Sottani richiama la mobilitazione degli ambientalisti...

Lettera aperta al Sindaco ed alla Giunta del
Comune di Greve in Chianti

Da lunedi prossimo avranno inizio i lavori per il raddoppio del parcheggio in Piazza della Resistenza ((era l'ora !!!!)
Per molti mesi mancheranno gli 80 posti auto della piazza stessa.
E cosa salta in mente alle fertili menti del Sindaco e degli Assessori o di qualche funzionario ???
Facciamo un bel parcheggio nel mezzo della nostra fantastica Piazza Matteotti.
Incredibile ma vero. Chi si affaccia alla Piazza si troverà di fronte ad un ingorgo di macchine con
una incredibile viabilità obbligata Che sicuramente (speriamo di no !) si verificheranno inevitabilmente incidenti.
Ora mi domando e vi domando: Nel 2008 era davvero impossibile che noi grevigiani e i pochi
turisti che visitano la nostra cittadina fare quattro passi in più ???
Ci farebbe bene anche alla salute lasciare qualche volta a casa la macchina.
Meno male che, soprattutto in questo periodo, si parla, si straparla di ambiente ed il Sindaco e la Giunta non trovano di meglio che Stravolgere la nostra bellissima piazza a baccalà. Una delle poche
cose bellissime che abbiamo.E' una vergogna. E' una pessima prova di cattiva amministrazione.
Chiedo che questo provvedimento venga immediatamente revocato. Che si trovino altrove altri posti per il parcheggio oppure che se ne faccia a meno per il tempo necessario alla
costruzione del raddoppio del pacheggio della "Piazza Rossa".
Amici che amate Greve il nostro Comune dove siete ??? Verdi, ambientalisti, grillini, cosa aspettiamo a mobilitarci ?

Giuliano Sottani
Capogruppo
Buongoverno & Sviluppo

"La nostra lotta non finisce qui"... commento degli ambientalisti riportato sulle pagine di Metropoli del 04/07 in seguito alla sentenza Laika

mercoledì 2 luglio 2008

Messaggio di Alberto Asor Rosa dopo il Convegno su “Le emergenze in Toscana"

Firenze 1-7-2008

- A tutti i componenti della Rete dei Comitati per la difesa del territorio
- A tutti i relatori del Convegno
- A tutti gli invitati
- A tutti i Comitati non toscani
- Alla Stampa

Care Amiche e Cari Amici,

il risultato esaltante del Convegno su “Le emergenze in Toscana. Crisi di un modello regionale di sviluppo” apre una nuova fase della nostra storia;
L’alto livello di tutti gli interventi e relazioni; la partecipazione folta, tesa e appassionata; la presenza come graditi ospiti di molti illustri rappresentanti del mondo ambientalista italiano e dei rappresentanti di diversi Comitati non toscani; la polemica, sempre civile anche quando rigorosa e severa (almeno da parte nostra); l’indicazione puntuale di obbiettivi alternativi tutte le volte in cui erano rigettati quelli attualmente prescelti dalle istituzioni (valgano per tutti i casi del ”Corridoio tirrenico” e del “sottoattraversamento ferroviario di Firenze”; fanno ormai della Rete dei Comitati per la difesa del territorio un interlocutore assolutamente attendibile e maturo, di cui sarà difficile, come pure si è tentato, sbarazzarsi con il silenzio.

Prova ne sia (per cominciare) l’interlocuzione, cortese anche se discutibile, del collega prof. Massimo Morisi nel corso del dibattito e successivamente sulle colonne della “Repubblica”, la quale rivela, mi pare, al di là del gioco dialettico, qualche imbarazzo nel sostenere che la Toscana, oltre ad essere “sapiens”, sia tuttora anche “felix”; e l’assicurazione, da parte della Regione, che procederà ad un vaglio puntuale delle ben 109 emergenze da noi segnalate per separare, così ci si dice, il grano dal loglio: se son rose fioriranno.

Desidero cogliere l’occasione anche per segnalare il comportamento molto attento della stampa e dei mezzi di comunicazione nazionali e toscani, che ha proceduto e seguito l’evento (salvo qualche titolo inutilmente strillato).
Ringrazio gli ospiti esterni alla Rete , - presenze illustri come quelle di Edoardo Salzàno, Salvatore Settis, Giovanni Lo Savio, - per il contributo sostanziale dato allo svolgimento del Convegno.

Ringrazio quelli fra noi che hanno dato il maggior contributo alla realizzazione anche organizzativa (oltre che intellettuale) del Convegno: Paolo Baldeschi, Mario Bencivenni, Ornella De Zordo e, ovviamente l’imprescindibile e decisivo Sergio Morozzi; Claudio Greppi , cui si deve il lavoro centrale e fondativo, la stesura della “Mappa delle emergenze”; Nino Criscenti per l’importante lavoro di addetto stampa.

Vi trasmetto il comunicato conclusivo del Convegno, letto da Ornella De Zordo e accolto dai presenti con un applauso. Come è nostro costume, esso registra il senso della fase in atto e ne apre un’altra, sulla quale nei mesi prossimi dovremo riflettere. Vi prego di leggerlo con attenzione e, se possibile, di dargli un’ampia diffusione.

Al di là dell’estate che ci aspetta, pare a me che almeno tre obbiettivi si delineino attualmente di fronte alla Rete:
1) il definitivo rafforzamento della Rete (non solo la costituzione, già deliberata, dell’Associazione, ma altre forme di inter-relazione e d’intervento);
2) la delineazione di una più precisa strategia politica e culturale sul territorio;
3) il rafforzamento dei legami con gli altri Coordinamenti regionali, che, a quanto sembra, intendano seguire una strada analoga alla nostra (Rete delle Reti).

Di tutto ciò, more solito, discuteremo in un’Assemblea generale dei delegati nella seconda metà di settembre. Il resto seguirà spontaneamente.

Un Abbraccio e un saluto affettuosi

Alberto Asor Rosa

martedì 1 luglio 2008

"Il territorio è un bene di tutti: non svendiamolo"... un immagine degli striscioni apparsi sotto il Comune di Greve, prima della scellerata delibera

Come previsto.... anche la Variante di Strada è stata deliberata

NO COMMENT... giusto per evitare di dire altro!

Come avvenuto a S.Casciano, il Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste richiede a Greve una seduta aperta su Testi del consiglio comunale

AL SINDACO

ALLA GIUNTA

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

AI CONSIGLIERI COMUNALI

COMUNE DI GREVE IN CHIANTI


Oggetto: aree industriali di Testi e Falciani – richiesta seduta aperta Consiglio Comunale e/o Commissioni consiliari Ambiente e Sanità.

L’area industriale di Testi rappresenta già oggi una grave criticità sotto il profilo ambientale e sanitario per la presenza del cementificio, di un impianto di betonaggio e dell’attività estrattiva delle cave. Inoltre l’area è interessata da pesanti previsioni impiantistiche: il Piano Provinciale di Smaltimento Rifiuti prevede a Testi uno dei tre poli termici per l’incenerimento dei rifiuti; la società Volta srl ha presentato alla Provincia di Firenze una richiesta di autorizzazione per il progetto di una centrale elettrica a gas naturale della potenza di 50 Mw. Inoltre a Falciani è previsto l’ampliamento dell’attuale impianto di trattamento RSU, pensato in filiera con il polo termico di Testi.

Come Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Chianti Fiorentino da tempo abbiamo espresso a codesta amministrazione la preoccupazione per la situazione attuale e la nostra netta opposizione rispetto agli impianti previsti.

Proprio per la rilevanza dei temi in discussione e auspicando un confronto e un approfondito dibattito in merito, chiediamo:
- la convocazione di un Consiglio Comunale, “in forma aperta”, con possibilità di interventi di rappresentanti delle associazioni aderenti al Coordinamento;
- la convocazione di una seduta delle commissioni consiliari Ambiente e Sanità, per un’audizione delle associazioni ambientaliste.

In attesa di una vostra cortese e sollecita risposta, porgiamo distinti saluti.

Per il Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Chianti Fiorentino
Aiab Toscana, ASCI Toscana, Comitato delle Sibille per la Tutela dell'Ambiente, Comitato "Passo per il Chianti", Comitato di Uzzano Greve in Chianti, Foro Contadino, Coordinamento Nazionale dei Comitati dei Medici per l’Ambiente e la Salute, Forum Ambientalista Toscano, Italia Nostra, Legambiente circolo "Il Passignano" Tavarnelle - San Casciano, Legambiente circolo "Il Gallo Verde" Greve in Chianti, Mani Tese Firenze, Medicina Democratica, WWF sezione toscana