Mi pare tristemente appropriato l'accostamento degli articoli apparsi oggi su Metropoli.
Come si legge a centro pagina, domani Greve sarà la capitale dello Slow Food: ospiterà infatti l'assemblea annuale delle "Città Slow", dal titolo simbolico: "Lento positivo: le Città slow come esempio virtuoso dell'economia della lentezza". Così per un giorno, Greve farà finta di essere slow, alla faccia di tutti gli stravolgimenti urbanistici che ha messo in cantiere da tempo e per i prossimi anni.
A questo punto mi auguro che i partecipanti all'assemblea, che verranno da tutta Italia e anche dall'estero, si accorgano dello scempio urbanistico che li accoglie volgendo lo sguardo a sinistra appena si entra a Greve e non vengano troppo distratti dal grazioso cartello di benvenuto posto sulla destra della strada, che accoglie gli ignari visitatori inneggiando alle bellezze del paese.
A noi che abbiamo scelto uno stile di vita "slow" decidendo di venire a vivere nel Chianti, e che quella strada la percorriamo quotidianamente per andare in paese, quel grazioso cartello non ci incanta più! Siamo invece profondamente offesi da quello che i nostri occhi sono costretti a vedere.
Premetto subito che non ero mai stato ad una seduta consigliare comunale, ma quanto visto e sentito ieri sera a Greve, è stato fin troppo chiaro. Ormai si sa benissimo come ruota il carrozzone della politica, e di quanto questa sia distante dai veri bisogni della gente, ma lo spettacolo offerto è stato davvero esilarante, per non dire penoso. Tra vistosi sbadigli, squilli di cellulari e continue uscite di sala da parte di tutti i consiglieri, il sindaco Hagge ha risposto in merito all’incremento di costruzioni e appartamenti previsto dal Piano Strutturale, citando che gli studi fatti in passato, indicavano una crescita demografica simile a quella del popolo cinese, ovvero superiore al 5%. In piena controtendenza con quei dati privi di logica, il sindaco ha quindi ammesso, che sin dagli anni novanta la crescità della popolazione comunale è rimasta stabile e inferiore ai quattordicimila abitanti. Non trovando però migliori giustificazioni in merito, il sindaco Hagge ha concluso in breve il suo pensiero, formulando l’affermazione “che tutte gli studi e le previsioni possono essere sbagliate”. Continuando su una falsa riga aleatoria, ha però improvvisamente illuminato il consiglio comunale, riferendo che dopo un colloquio telefonico avuto con il prof. Asor Rosa, per i prossimi anni, il Comune di Greve in Chianti potrebbe avvalersi di una consulenza di loro tecnici ambientalisti, che possano lavorare sul futuro del piano urbanistico e strutturale grevigiano. Signor Sindaco, perché dover aspettare così tanto per una soluzione di buon senso, visto e considerato gli scempi previsti da quello attuale?
Il comitato di Uzzano si è costituito nel novembre 2007, quando i fondatori hanno appreso la notizia di una serie di varianti al piano strutturale del Comune di Greve in Chianti, la cui adozione è stata approvata dal Consiglio comunale il 1° ottobre 2007: la variante di pian di Fazio, Spineto e la Paurosa e la variante AP8 riguardante la zona adiacente a Montecalvi, San Piero e il Castello di Uzzano.
La richiesta del Comitato di Uzzano è semplice e chiara: fermare la cementificazione selvaggia del territorio del Chianti per tutelare il patrimonio storico, culturale e paesaggistico di questa terra, la salute dei suoi cittadini, i prodotti di qualità che rendono il Chianti un luogo unico nel mondo.
Contro la Variante al piano strutturale AP8 e la variante di Fazio nel Comune di Greve in Chianti
2 commenti:
Mi pare tristemente appropriato l'accostamento degli articoli apparsi oggi su Metropoli.
Come si legge a centro pagina, domani Greve sarà la capitale dello Slow Food: ospiterà infatti l'assemblea annuale delle "Città Slow", dal titolo simbolico: "Lento positivo: le Città slow come esempio virtuoso dell'economia della lentezza". Così per un giorno, Greve farà finta di essere slow, alla faccia di tutti gli stravolgimenti urbanistici che ha messo in cantiere da tempo e per i prossimi anni.
A questo punto mi auguro che i partecipanti all'assemblea, che verranno da tutta Italia e anche dall'estero, si accorgano dello scempio urbanistico che li accoglie volgendo lo sguardo a sinistra appena si entra a Greve e non vengano troppo distratti dal grazioso cartello di benvenuto posto sulla destra della strada, che accoglie gli ignari visitatori inneggiando alle bellezze del paese.
A noi che abbiamo scelto uno stile di vita "slow" decidendo di venire a vivere nel Chianti, e che quella strada la percorriamo quotidianamente per andare in paese, quel grazioso cartello non ci incanta più! Siamo invece profondamente offesi da quello che i nostri occhi sono costretti a vedere.
Alessandra
Premetto subito che non ero mai stato ad una seduta consigliare comunale, ma quanto visto e sentito ieri sera a Greve, è stato fin troppo chiaro. Ormai si sa benissimo come ruota il carrozzone della politica, e di quanto questa sia distante dai veri bisogni della gente, ma lo spettacolo offerto è stato davvero esilarante, per non dire penoso. Tra vistosi sbadigli, squilli di cellulari e continue uscite di sala da parte di tutti i consiglieri, il sindaco Hagge ha risposto in merito all’incremento di costruzioni e appartamenti previsto dal Piano Strutturale, citando che gli studi fatti in passato, indicavano una crescita demografica simile a quella del popolo cinese, ovvero superiore al 5%. In piena controtendenza con quei dati privi di logica, il sindaco ha quindi ammesso, che sin dagli anni novanta la crescità della popolazione comunale è rimasta stabile e inferiore ai quattordicimila abitanti. Non trovando però migliori giustificazioni in merito, il sindaco Hagge ha concluso in breve il suo pensiero, formulando l’affermazione “che tutte gli studi e le previsioni possono essere sbagliate”. Continuando su una falsa riga aleatoria, ha però improvvisamente illuminato il consiglio comunale, riferendo che dopo un colloquio telefonico avuto con il prof. Asor Rosa, per i prossimi anni, il Comune di Greve in Chianti potrebbe avvalersi di una consulenza di loro tecnici ambientalisti, che possano lavorare sul futuro del piano urbanistico e strutturale grevigiano. Signor Sindaco, perché dover aspettare così tanto per una soluzione di buon senso, visto e considerato gli scempi previsti da quello attuale?
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