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venerdì 11 luglio 2008

AP8 Risposta ad Andrea Cappelli, responsabile dell'ufficio urbanistica del Comune di Greve

Architetto Cappelli, in risposta alle Sue dichiarazioni su Metropoli di venerdi 30.11.2007 :

- il nuovo insediamento di 5500 mq misura, come si desume dalle Norme Urbanistiche specifiche annesse alla Variante, 160 mt. di lunghezza per 34 mt. di larghezza per 7 mt di altezza. Questo significa che il solo fronte a vista di 160 mt. per 7 mt, copre una superficie di 1120 mq, con evidente impatto ambientale.
- Non solo, l’interramento di tale insediamento comporta lo sbancamento di una collina (per una profondità di circa 34 mt) ritenuta ad elevata pericolosità idrogeologica dalla Provincia di Firenze e dalla Protezione Civile, come documentato sul sito http://www.provincia.fi.it/sit/cartogr.htm. Si fa notare che i proprietari delle coloniche circostanti siano dovuti intervenire con periodiche e dispendiose operazioni di consolidamento delle fondazioni causate dal terreno franoso.
- Il progetto prevede un ulteriore edificio, sovrastante il capannone, di 600 mq, snaturando il paesaggio circostante con una costruzione che risulta essere di dimensione doppia rispetto la metratura di una casa colonica tipica. Si sottolinea che tale edificio di altezza 3,50 mt si somma ai 7 mt. del capannone in altezza.
- In merito alla localizzazione di tale complesso risulta evidente che con una collocazione più consona e appropriata sempre all’interno del territorio comunale, ma in aree già adibite a lavorazioni artigianali e industriali, possibilmente attuando un recupero di strutture già esistenti, l’Azienda manterrà la medesima capacità di rappresentanza e occupazione.
- Con questo progetto si vuole palesemente trasformare una zona agricola di pregio paesaggistico, distante da altre aree produttive, in un’area di lavorazione a carattere prettamente industriale con gravi ripercussioni sulla viabilità, già critica in quel tratto stradale, sulla qualità dell’aria e sull’inquinamento acustico e luminoso.

Il nostro Comitato ha già trovato la solidarietà di numerose associazioni sul territorio locale, regionale e nazionale, tutte concordi sul fatto che questo scempio insensato non vada realizzato. Per questo, insieme, ci adopereremo in tutti i modi consentiti e possibili per impedire questo intervento contro il nostro territorio e la sua cittadinanza.

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